Anno 2011: L’anno dell’Universo Umanista

Il progetto C.A.R.I.S. ideato dal nostro Centro Umanistico innescherà nell’anno 2011 ula prospettiva di un Universo Umanista [Un.Um.], ideato dal ricercatore Umanistico dott. Francesco Facchini.

Si tratta di un movimento culturale e politico democratico laico, interpartitico, interreligioso, sovraideologico e transculturale, inteso come unione di persone senza distinzione di nazionalità o fede politico-religiosa.

Nasce in Italia ma si propone come Movimento a carattere internazionale.

Propugna l’uguaglianza nei diritti-doveri, libertà e giustizia per tutti i popoli della Terra.

Propone una concezione della realtà e dell’esistenza umana, alla quale CHIUNQUE può sentirsi collegato, indipendentemente dalla propria storia, dalle proprie origini e credenze.

Suo scopo, è promuovere il processo maturativo-evolutivo del singolo e di conseguenza quello storico delle masse, per favorire il superamento delle barriere socio-culturali-ideologiche-religiose, le quali mantengono separati di fatto ed in conflitto tra loro, i popoli della Terra.

La filosofia d’indirizzo alla quale il Movimento si ispira, fa riferimento ad una visione olistica dell’umano inteso come Essere cosciente-intelligente e della realtà universale nella sua globalità, in base alle risultanze date dalla scienza attuale ed in accordo con una interpretazione parimenti olistico-metafisica dell’esistenza umana e del reale nel loro insieme.

Sia le conoscenze più recenti della fisica quantistica, sia un certo orientamento filosofico a carattere metafisico maturato nei secoli, trovano punti di connessione nella descrizione della realtà cosmica, identificando l’origine di essa in un Principio Primo che ha dato luogo alle leggi di natura ed alla realtà fisica manifesta.

Questo è anche il punto di partenza del Movimento Universo Umanista che pertanto può essere collocato, nell’attuale panorama politico italiano, come forza di aggregazione bipartisan in una posizione che media gli attuali due poli contrapposti esistenti.

L’intento è favorire l’apertura ad una terza via che unisca i moderati di entrambi gli schieramenti, per la creazione di un polo federativo intermedio al quale fare riferimento in base ad un progetto comune condiviso.

Questo polo dovrebbe avere la caratteristica di consentire l’accordo su punti programmatici generali e condivisibili dalla ragione, nell’interesse del Paese e dell’Unione Europea, secondo le nuove
esigenze poste dal divenire storico presente e da quelle future.

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